Plexer: chirurgia non invasiva
Si tratta di un nuovo tipo di chirurgia non ablativa ideata dal prof. Giorgio Fippi. E’ un trattamento che non prevede l’utilizzo di bisturi, non taglia e non prevede l’applicazione di punti di sutura. Sfrutta l’energia del plasma , il quarto stato della materia, per produrre una sublimazione (passaggio dallo stato solido a quello gassoso senza passare dallo stato liquido).
Il calore viene trasmesso solo dove serve senza interessare i tessuti circostanti è quindi possibile trattare una lesione della cute quale un eccesso di palpebra senza interessare l’occhio.
I campi di applicazione sono diversi, è infatti possibile trattare: cedimenti tissutali delle palpebre (blefaroplastica non chirurgica) del viso (codice a barre, rughe della marionetta ecc.).
La blefaroplastica non chirurgica, con metodo Plexer, e’ un trattamento di medicina estetica che permette di ridurre piccole o medie lassità palpebrali, attraverso la vaporizzazione progressiva della pelle in eccesso. Il trattamento è adatto a coloro che desiderino un ringiovanimento progressivo della palpebra e del contorno occhi, attraverso una metodica soft, senza ricorrere alla chirurgia tradizionale.
Questa metodica non ricorre al bisturi o al laser per rimuovere la cute in eccesso, evitando così tutti i rischi dell’intervento tradizionale ma utilizza uno strumento che provoca sublimazione (il passaggio diretto dallo stato solido a quello gassoso o aeriforme) dei corneociti.
Si opera intervenendo mediante piccoli spot effettuati con un Plexer ciascuno di 500 micron distanziati tra loro per consentire, appena terminata la seduta, la perfetta plasticità del movimento palpebrale.
Ciascuno di questi spot, sublima i corneociti superficiali senza coinvolgere la lamina basale e senza causare sanguinamento e, cosa più importante senza causare alcun danno necrotico ai tessuti circostanti e sottostanti.
Questa tecnica di Blefaroplastica viene definita “Dinamica” in quanto permette all’operatore di invitare il paziente ad aprire e chiudere gli occhi durante il trattamento, mettendo così in evidenza le pliche di cute ancora da trattare.
Questa tecnica di Blefaroplastica viene definita “non ablativa” in quanto si effettua senza incidere, quindi non residuano cicatrici chirurgiche, ma bisogna ricordare che con questa tecnica non è possibile asportare le borse di grasso.
Con l’utilizzo di Plexer, un piccolo apparecchio che sfiora la pelle vaporizzandola, il medico colpisce con precisione le zone da ridurre, punto per punto. Il ritorno al sociale e’ immediato, l’edema post trattamento si risolve in un paio di giorni. Il leggero fastidio causato dal trattamento, può essere facilmente controllato con l’applicazione di una crema anestetica, mezz’ora prima della procedura.
Nell’immediato post trattamento compaiono micro crosticine, che non vanno toccate ne’ rimosse, poiché cadono spontaneamente nell’arco di circa una settimana. Le parti trattate possono essere rinfrescate e vanno disinfettate con benzalconio cloruro in collirio. Guariscono spontaneamente senza l’applicazione di creme o unguenti. Una volta cadute le microcroste, la pelle andrà ritirandosi, alleggerendo e migliorando lo sguardo.
Il colorito rosato della parte trattata, visibile per circa 1 mese, si normalizza nelle settimane successive. Se la parte trattata è particolarmente estesa si avrà un edema (gonfiore) che comparirà la sera e che durerà circa due/tre giorni. Per evitare questa evenienza, è possibile effettuare il trattamento in più sedute.
Il paziente dovrà lavarsi come suggerito dal medico, asciugare la parte tamponando con un fazzoletto di cotone, avendo l’accortezza di non strofinare. Poi applicherà alcune gocce di collirio al benzalconio cloruro per la disinfezione, non nell’occhio ma sulla parte trattata.
Il paziente potrà nei giorni successivi applicare un trucco anallergico prescritto dalla dottoressa per mascherare la zona trattata.
E’ necessario evitare l’esposizione solare per alcuni mesi dopo il trattamento.
Il trattamento è stato generalmente effettuato in due /quattro sedute al fine di consentire la prosecuzione dell’attività lavorativa il giorno stesso delle sedute. Tuttavia il numero delle sedute può variare in base alla problematica presentata dal paziente e dalle sue esigenze.
L’associazione tra l’infiltrazione di tossina botulinica e la chirurgia non invasiva con Plexer permette risultati molto apprezzabili anche nei casi più complessi.
Anche i trattamenti di rivitalizzazione perioculare o di redermizzazione sono indicati se la cute appare sottile e poco elastica.
Utile applicazione può avere anche il trattamento con radiofrequenza ad aghi quando il problema di lassità è più marcato mentre nel caso della presenza di occhiaie può essere utile abbinare il trattamento con dermoelettroporazione per migliorare la circolazione locale e favorire lo schiarimento del dark cicle.