Crioliposcultura con acorshape
L’utilizzo di questo sistema per congelare il tessuto adiposo è stato ideato circa 9 anni fa da un gruppo di Ricercatori guidati dal Dr. Richard Rox Anderson presso la Harvard University.
Il termine “Crio” deriva dal greco kryos che significa ghiaccio ed è proprio il freddo che viene utilizzato da questa sofisticata apparecchiatura (ACORSHAPE) per eliminare l’adipe in eccesso.
Questa metodica è approvata negli Usa dalla FDA (Food and Drug Administration). ACORSHAPE è dotata di licenza per uso medico.
Vediamo come agisce questa tecnica
ACORSHAPE è dotata di un particolare applicatore che permette di agire in modo preciso e selettivo su regioni specifiche e che consente di controllare perfettamente il processo di raffreddamento.
Le cellule adipose infatti sono molto più sensibili al freddo rispetto alle altre strutture anatomiche presenti nella regione trattata, come cute, derma, vasi, nervi, e muscoli. Le cellule raffreddate vanno incontro ad un processo di lisi spontanea lenta e graduale definito “apoptosi”, morte cellulare.
Il processo consta di tre fasi:
Grazie ad un potente ed efficace vacuum di cui il manipolo dell’apparecchiatura è dotato, vengono aspirati cute, sottocute e tessuto adiposo che saranno sottoposti ad un abbassamento di temperatura. Il vacuum è quindi molto importante perché questa aspirazione permette un raffreddamento selettivo del grasso.
Il grasso così raffreddato va incontro ad una cristallizzazione dei suoi lipidi, è questa cristallizzazione che danneggia meccanicamente le cellule adipose che vanno incontro ad una morte selettiva.
Dalle analisi istologiche condotte su diversi pazienti trattati con criolipolisi si è evidenziato che già dopo 3 giorni dal trattamento si attiva l’enzima Caspasi-3, ossia il primo enzima che interviene quando ci sono dei tessuti che vanno incontro ad una necrosi (morte), nell’arco dei successivi 7 giorni le membrane degli adipociti diventano sempre più difformi perché in estrema sofferenza, dopo 2 settimane compaiono i macrofagi, cellule spazzine, che intervengono quando l’organismo ha dei tessuti in necrosi che devono dunque essere eliminati. Questo processo continua per circa 90 giorni.
Dopo 90 giorni dal trattamento: assenza completa di macrofagi, ripristino alla normalità dei tessuti, ma con un numero di adipociti ridotto.
In seguito a questo processo le cellule adipose vengono eliminate attraverso il fegato, il tubo gastroenterico e il sistema linfatico
Il processo è dunque lento e progressivo, il che permette una progressiva eliminazione del grasso senza accumuli per il fegato. Ecco perché i risultati non si possono vedere immediatamente ma ciò permette di agire senza danni per l’organismo.
Il trattamento può essere effettuato su:
- addome
- fianchi
- braccia
- cosce
- ginocchia
- tronco
Al paziente, steso sul lettino, viene posizionato l’applicatore col vacuum, si esegue quindi la fase di sollevamento della plica adiposa fino al suo corretto posizionamento, parte quindi un ciclo di raffreddamento progressivo , una volta raggiunta la temperatura in grado di generare il processo di cristallizzazione degli adipociti questa viene mantenuta per 40 minuti.
Il trattamento è indolore, il paziente avverte un fastidio iniziale alcuni minuti dovuto alla tensione del tessuto per effetto del vacuum e una sensazione di freddo.
Dopo il trattamento sarà evidente un arrossamento ed è possibile una lieve porpora da suzione e una sensazione di aumentata sensibilità della zona trattata che sparisce nell’arco di qualche ora. Il paziente dopo il trattamento potrà tornare alle sue normali attività lavorative e sociali. In alcuni casi si può verificare qualche ecchimosi che si riassorbe nell’arco di 1 – 2 giorni. L’area trattata può restare lievemente dolorante, soprattutto alla pressione, per alcuni giorni. Pochi giorni dopo il trattamento, circa 2/4, si avverte una leggera infiammazione tissutale interna all’area trattata ma senza causare edema rilevante.
Il processo dà un risultato già visibile dopo il primo mese ma il risultato finale sarà meglio apprezzabile dopo 90 giorni, in tutto questo periodo infatti si assiste ad un lento smaltimento dei lipidi. Studi scientifici hanno dimostrato che non ci sono cambiamenti significativi a livello dei lipidi serici e dei test di metabolismo epatici ( Laser Med Surger 2009). Questo dimostra che questa tecnica può essere utilizzata in sicurezza senza il rischio di alterare il livello di lipidi ematici o di alterare la funzionalità del fegato.
In base alla profondità del tessuto adiposo e della riduzione desiderata del grasso può bastare 1 trattamento, in altri casi la seduta va ripetuta dopo un intervallo di 45 giorni. Con l’aiuto del medico verranno decise le aree da trattare ed effettuato un programma terapeutico personalizzato che permetterà di inquadrare correttamente il tipo di risultato e come riuscire a ottimizzarlo.
Questa tecnica non invasiva non causa problemi derivanti dal riassorbimento del grasso, come accade con altre metodiche invasive effettuate con cannule ed anestesia. Gli effetti collaterali possono includere temporanee ecchimosi, formicolio, intorpidimento della sensibilità o crampi, la pelle in alcuni casi può rimanere arrossata per alcune ore.
L’utilizzo della criolipolisi non è concepito per il trattamento dei problemi di peso, quanto piuttosto per trattare gli inestetismi dovuti al grasso localizzato. ACORSHAPE è particolarmente indicata per adiposità localizzate, non generalizzate. Il caso ideale non è il paziente obeso, ma colui che desidera ridurre adiposità localizzate.
ACORSHAPE è una metodica sicura, non richiede anestesia. E’ però controindicata ai pazienti che:
- hanno subito chirurgia addominale o si siano sottoposti a parto cesario recente (6 mesi)
- soffrono di ernie nelle aree da trattare
- hanno il Morbo di Rainaud o crioglobulinemia
- hanno gravidanze in atto
- soffrono di cardiopatie gravi
- gravi insufficienze renali ed epatiche
Molto spesso il tessuto necessita di una fase di preparazione per poter ottenere dal trattamento di criolipolisi la massima efficacia. Molte volte far precedere le sedute da trattamenti che provochino una sofferenza delle cellule adipose (mesoterapia lipolitica) permette di ottenere risultati più brillanti e veloci. E’ inoltre sempre opportuno far seguire la seduta da un trattamento che aiuti a smaltire i liquidi in eccesso nella zona sottoposta a criolipolisi. Questo permette di ottenere risultati uniformi e di trattare aree limitrofe in tempi brevi. Altre volte l’eccesso di adipe non è l’unico problema ma può essere presente, e a volte essere preponderante, la lassità della cute. In questo caso l’associazione con radiofrequenza Endymeed può essere di valido aiuto per ottenere il risultato desiderato. Se la problematica riguarda invece tessuto adiposo fibrotico ( cellulite) , in arre di particolare cedimento e quando si desideri trattare simultaneamente più aree può essere molto efficace il trattamento con TRUSCULPT.
E’ quindi di fondamentale importanza sottoporsi ad una valutazione di dermatologica-estetica in quanto è molto importante inquadrare correttamente il problema ed adeguare la terapia al tipo di pelle, all’età del soggetto, alla risposta ad eventuali trattamenti pregressi, alla disponibilità ad accettare eventuali effetti collaterali, alle aspettative di risultato. Chiarire quali sono i reali risultati che ogni paziente può aspettarsi dai trattamenti proposti e in che tempi tali risultati possono venire conseguiti aiuta ad affrontare con serenità e sicurezza un cammino che ci porterà ad un migliore rapporto con noi stessi e con gli altri.