Un’altra malattia dei capelli che colpisce prevalentemente le donne grandemente studiata in questi ultimi anni per la sua grande rilevanza psicologica e sociale.
I grandi progressi terapeutici hanno reso il cancro della mammella una malattia curabile. Purtroppo però Il 90% delle donne con cancro alla mammella curate con alcune tra le più usate chemioterapie è colpito da alopecia temporanea, i capelli cadono nei primi cicli chemioterapici e ricrescono al termine della terapia oncologica. Esita tuttavia una percentuale di casi ( circa il 30 %) in cui i capelli non ricrescono più. Questo rende una patologia già cosi invalidante per la donna ancora meno sopportabile ed è spesso ragione di problematiche psicologiche molto invalidanti.
Per quanto riguarda le cure, può essere utile l’applicazione locale di minoxidil lozione: dopo un anno dall’inizio del trattamento la paziente viene rivalutata: se ha ottenuto benefici, la cura viene portata avanti.
L’alopecia permanente può interessare anche i bambini: il 10% dei piccoli colpiti da leucemia resteranno con pochi capelli per tutta la vita, uno stigma evidente anche se superano la malattia. Una prospettiva in grado di peggiorare in modo pesante la qualità di vita dei pazienti oncologici che sopravvivono.
Attualmente, un gran numero di ricercatori provenienti da tutti i paesi del mondo sta studiando le caratteristiche epidemiologiche, cliniche, dermoscopiche, istopatologiche e alla microscopia confocale dell’ alopecia permanente, con lo scopo di capire come prevedere, prevenire e curare questo problema.